“Da simboli di ricchezza e di prestigio nell’antico Egitto ad attuali protagoniste del comfort dell’arredo e del buon riposo, le piume hanno sempre fatto parte del quotidiano di tante popolazioni, avvicendatesi nei secoli a partire dalla preistoria.”
Da simboli di ricchezza e di prestigio nell’antico Egitto ad attuali protagoniste del comfort dell’arredo e del buon riposo, le piume hanno sempre fatto parte del quotidiano di tante popolazioni, avvicendatesi nei secoli a partire dalla preistoria. Massima espressione di purezza e leggerezza, hanno sempre avuto una relazione privilegiata con l’uomo, che ha nel tempo attribuito loro valori ornamentali, religiosi e funzionali anche molto differenti.
Si tramanda che già nell’antico Egitto (dal 3.900 a.C. in poi) la piuma fosse l’elemento distintivo della dea Maat, simbolo dell’ordine, della verità e della giustizia, che ne portava sempre una ben in vista nella sua acconciatura. Sembra che la dea pesasse l’anima del defunto e che quest’ultima doveva essere leggera quanto una piuma per poter accedere all’aldilà. Gli antichi egizi la consideravano inoltre simbolo della parola divina. Negli anni, tramite gli scavi archeologici lungo le rive del Nilo, sono emerse testimonianze come affreschi e papiri raffiguranti oggetti decorativi realizzati con le piume come ventagli e copricapi, simbolo di raffinatezza e a volte intrisi di un significato religioso.
Al di là dell’oceano, più o meno nella stessa epoca, per le civiltà precolombiane questi elementi rappresentavano anche un segno distintivo del rango sociale. Oltre che per i copricapi venivano utilizzati per decorare tamburelli, abiti, collier, ecc. Gli amerindiani, inoltre, attribuivano alle piume virtù medico-magiche. In Grecia, nel IV secolo a.C. Empedocle di Agrigento promulgò la teoria dei Quattro Elementi che aveva dato luogo a una simbologia per la quale la piuma, eterea ed evanescente, era legata all’aria e al soffio, considerati allegorie di vita. Spostandosi in Italia, nei santuari dell’antica Roma, venivano offerti a Giunone, regina degli dei e del cielo, gioielli composti di piume o anche semplici penne vaporose. Nella Roma imperiale del I e II secolo a.C. tuttavia erano ancora solo i nobili a riconoscere la preziosità della piuma d’oca e a utilizzarla per imbottire morbidi cuscini per giacigli e alcove. Fu nel Medioevo che nei castelli e nelle corti reali di tutta Europa venne unanimemente riconosciuta come l’ideale materiale di riempimento per rendere più confortevoli tutti i tipi di seduta, oltre a materassi e cuscini.